Se nel regno animale è chiaro l’intercorrere di una relazione tra linguaggio del corpo ed emozioni o stati d’animo, negli esseri umani questo legame potrebbe essere meno evidente. Ciononostante, anche le persone attraverso una determinata postura comunicano le proprie emozioni: esiste cioè uno stretto rapporto tra la biologia e la chimica del nostro corpo e la psicologia.
Il linguaggio emotivo è espresso da tutto il corpo ed è composto sia dalla postura che da gesti o movimenti occasionali.
Riprendendo il chiaro esempio del mondo animale, si pensi ad un cane che scodinzola vivacemente: è facile intuire che attraverso questo movimento manifesti la propria felicità. Allo stesso modo, una persona seduta con capo chino, mento al petto, ci trasmette una sensazione di tristezza.
Sono numerosi gli studi che hanno verificato come assumere certe posizioni o muoversi in un determinato modo possa comunicare al nostro interlocutore molte informazioni circa la nostra personalità e le nostre emozioni, ma quello che probabilmente è ancora più interessante riguarda la comunicazione con noi stessi, ovvero in che modo il corpo sia il risultato dai nostri sentimenti . Se è vero infatti che molte emozioni determinano il tipo di movimento e la postura (capo chino con la tristezza, andatura frenetica con il nervosismo) è altrettanto vero il contrario e cioè che assumere una certa postura o fare un certo movimento può condizionare i nostri vissuti o stati d’animo.
La mente e il corpo: due facce della stessa medaglia
In momenti di tristezza e depressione il nostro corpo tende ad assumere una posizione incurvata e chiusa, il respiro è più lento e tendiamo ad essere più sedentari. A lungo andare questa postura “molle” non farà altro che condizionare il nostro stato psico-fisico, spegnendo la vitalità.
Allo stesso modo, quando siamo felici ci sentiamo più carichi di energia, il nostro corpo sarà più reattivo, avremo più voglia di fare e ciò si rifletterà anche sulla nostra postura: torace e spalle aperte, schiena dritta e mento alto, respirazione regolare.
Altro fattore che gioca un ruolo molto importante all’interno della connessione tra emozioni e linguaggio del corpo è la respirazione: antiche filosofie orientali hanno sempre sostenuto la capacità della respirazione di modificare gli stati emotivi e mentali, variando ritmo e velocità della stessa, per migliorare notevolmente lo stato psico-fisico. Non a caso numerose tecniche di rilassamento prevedono un certo tipo di respirazione per indurre uno stato di tranquillità emotiva.
Un interessante studio condotto dal Dr. Erik Peper e dal suo team ha evidenziato come la postura del corpo sia in grado di influire sul livello di energia: a 110 studenti universitari è stato chiesto di valutare il proprio livello di energia e, in seguito, di effettuare due tipi di movimento; il primo consisteva nell’assumere per qualche minuto una posizione rilassata, il secondo nel saltellare. Terminati i movimenti, gli studenti, dovevano valutare nuovamente il loro livello di energia. Ciò che è emerso, è che dopo la posizione di rilassamento, gli studenti si sono sentiti meno energici, al contrario della camminata dopo la quale hanno riscontrato un aumento dei livelli energetici.
Possiamo quindi affermare che uno stato emotivo o un pensiero sono in grado di influenzare la postura del nostro corpo ma che, allo stesso tempo, la postura del nostro corpo è in grado di influire sui pensieri e sulle emozioni. Linguaggio del corpo e pensiero, corpo e mente lavorano in perfetta e continua sinergia e viene spontaneo intuire come il movimento fisico possa essere un valido aiuto a supporto del miglioramento del nostro umore per raggiungere importanti obiettivi di equilibrio, benessere, motivazione e autostima. In quest’ottica è quindi importante ascoltarci e ascoltare ciò il corpo, attraverso il suo linguaggio, vuole comunicarci.
Mi occupo di disturbi di ansia (fobie, attacchi di panico, ansia generalizzata), di sessualità e di omosessualità, di disturbi alimentari, di depressione, di difficoltà legate alla sfera affettiva (familiare e/o di coppia).
All’interno del mio modello di lavoro utilizzo tecniche di respirazione, rilassamento, sessuologiche e EMDR.