Il disturbo ossessivo compulsivo (DOC), noto anche come OCD (dall’inglese Obsessive-Compulsive Disorder), rappresenta un disturbo d’ansia caratterizzato dalla presenza di comportamenti ossessivi e compulsivi.
Questa condizione colpisce la mente della persona in modi profondi, generando ansia attraverso pensieri o impulsi che la costringono a eseguire azioni ripetitive, spesso incontrollabili, sia a livello materiale che mentale. Questi comportamenti, erroneamente etichettati come fissazioni o manie, sono in genere l’espressione di forti paure, come la paura dello sporco, dei germi o il terrore di causare danni a sé o agli altri. Alcuni individui possono temere di perdere il controllo dei propri impulsi e/o diventare aggressivi o autolesionisti.
Per controllare il disagio vengono quindi attivati dei “rituali” o azioni mentali che presto si trasformano in regole da seguire, spesso bizzarre agli occhi di chi le osserva.
Il punto critico per identificare il DOC come disturbo è quando le ossessioni e le compulsioni compromettono significativamente la vita sociale e lavorativa della persona, generando una marcata sofferenza.
Questo disturbo può manifestarsi sia nell’infanzia che nell’età adulta, colpendo circa il 3% della popolazione, indipendentemente dal sesso. Nei casi più comuni, i sintomi del DOC compaiono prima dei 25 anni.
I 6 Sottotipi del DOC: Una Classificazione Approfondita
Per una comprensione più approfondita, è possibile classificare i sintomi del DOC in sei sottotipi principali:
- Disturbo ossessivo compulsivo da controllo: Le persone affette da questo tipo di DOC sono ossessionate dal timore di arrecare danni a sé o agli altri. Per calmare l’ansia, sono costrette ad attuare azioni preventive come controllare ripetutamente il gas, le porte o le finestre.
- Disturbo ossessivo compulsivo da contaminazione: Questo sottotipo si concentra sulla paura di contagi o contaminazioni da sporco, solventi, detersivi, carne cruda o altre persone malate. Queste persone adottano pratiche di pulizia e sterilizzazione eccessive per neutralizzare i germi e allontanare il rischio di contagio.
- Disturbo ossessivo compulsivo superstizioso: Alcuni individui portano le superstizioni all’eccesso. Credono che compiere o evitare certe azioni, vedere o non vedere certi oggetti, o contare un numero specifico di volte possa influenzare l’esito di eventi particolari. Per scongiurare una catastrofe, seguono rituali propiziatori come ripetere mentalmente una frase o contare oggetti.
- Disturbo ossessivo compulsivo da ordine: In questo sottotipo, l’ansia si manifesta quando le cose non rispettano criteri specifici di ordine e perfezione. Le persone affette compiono azioni per organizzare, catalogare e selezionare oggetti in base a criteri soggettivi, come il colore o la disposizione degli oggetti in casa.
- Disturbo ossessivo compulsivo da accumulo: Questo disturbo spinge le persone a accumulare grandi quantità di oggetti, anche inutili o antigienici, a causa dell’ansia provocata dalla possibilità di separarsene. La convinzione che gli oggetti potrebbero tornare utili in futuro alimenta questa compulsione, mettendo spesso a rischio la sicurezza e la salute della persona.
- Disturbi ossessivi puri: Si tratta di pensieri o immagini legati a situazioni sociali inaccettabili, pericolose o comportamenti sconvenienti. A differenza degli altri sottotipi, questi disturbi coinvolgono solo pensieri ossessivi, senza comportamenti rituali o compulsivi associati.
La Terapia della Gestalt nel Trattamento del DOC: Un Approccio Personalizzato
Affrontare il disturbo ossessivo compulsivo richiede una terapia adeguata. La Terapia della Gestalt, ad esempio, si concentra sulle sensazioni ed emozioni presenti nei pensieri ossessivi.
Questo approccio aiuta la persona a riconoscere che i pensieri ossessivi e i comportamenti compulsivi agiscono come “coperture” che proteggono da emozioni e bisogni autentici.
Ad esempio, se la necessità di controllo nasce dalla paura di affrontare la propria aggressività, la terapia mira a accogliere questa aggressività e a canalizzarla in modo più funzionale.
La Terapia della Gestalt considera la persona nella sua totalità, valutando il disagio all’interno del contesto di vita e della personalità del paziente. Questo approccio personalizzato consente allo Psicologo specializzato in Terapia della Gestalt di adattare il trattamento in base alle esigenze specifiche di ciascun individuo.
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Dott. Daniele Terriaca - Studio Roma Eur
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Mi occupo di disturbi di ansia (fobie, attacchi di panico, ansia generalizzata), di sessualità e di omosessualità, di disturbi alimentari, di depressione, di difficoltà legate alla sfera affettiva (familiare e/o di coppia).
All’interno del mio modello di lavoro utilizzo tecniche di respirazione, rilassamento, sessuologiche e EMDR.