Il narcisismo è una caratteristica della personalità che può essere descritta come un senso esagerato di autostima (che nasconde un deficit di autostima), un bisogno eccessivo di ammirazione, relazioni superficiali e strumentali e una mancanza di empatia verso gli altri.
Il narcisista si aspetta un trattamento speciale dagli altri che rifletta il proprio senso di superiorità percepito e cerca gratificazioni immediate per le proprie esigenze.
È comune parlare di uno spettro narcisistico, in quanto il narcisismo può essere presente in varie sfumature nella popolazione generale.
Studi recenti hanno dimostrato che queste caratteristiche possono anche essere presenti in modo funzionale, portando ad esempio ad una maggiore resilienza mentale sotto pressione e/o a risultati positivi a scuola o sul lavoro. Un elevato senso di autostima può anche motivare e rendere una persona più assertiva rispetto agli altri.
Sul polo opposto dello spettro si trova il cosiddetto “narcisismo maligno”, come definito da Kernberg (1992), corrispondente alla personalità psicopatica e paranoide descritta da Lowen (1983).
Il narcisista maligno presenta caratteristiche che lo collocano in una zona ibrida tra narcisismo e disturbo antisociale di personalità. Alcune delle tipiche caratteristiche narcisistiche raggiungono nel narcisista maligno il loro massimo grado di manifestazione: grandiosità, mancanza di empatia, disconnessione dal sé e dal corpo, alienazione dalla realtà, senso di onnipotenza, diffidenza verso gli altri, manifestazioni di rabbia, sadismo (anche verso sé stessi) e crudeltà.
Generalmente, il narcisista maligno, specialmente nelle forme più gravi, è stato oggetto di una forte aggressività da parte dei genitori durante l’infanzia. Spesso ha avuto un genitore, solitamente il padre, particolarmente sadico e punitivo, e gradualmente si è identificato con lui.
Che cos’è il Disturbo narcisistico di personalità?
Il Disturbo Narcisistico di Personalità è una condizione in cui un elevato livello di narcisismo danneggia le relazioni affettive, familiari e professionali delle persone.
Quando il narcisismo diventa pervasivo e influisce sul funzionamento quotidiano nelle sfere affettive, professionali e sociali, diventa patologico, manifestandosi come il Disturbo Narcisistico di Personalità. Questo disturbo presenta una vasta gamma di gravità e una varietà di manifestazioni, rendendo difficile stabilire confini precisi e criteri diagnostici.
Secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5), i disturbi della personalità sono raggruppati in cluster sulla base di somiglianze sintomatiche. Il Disturbo Narcisistico di Personalità fa parte del cluster B, caratterizzato da comportamenti drammatici, impulsività e una regolazione emotiva scarsa.
Tradizionalmente, si distinguono due sottotipi del disturbo: il sottotipo “overt” o “evidente”, caratterizzato da grandiosità, arroganza e disprezzo degli altri, e il sottotipo “vulnerabile” o “covert”, che manifesta vulnerabilità e fragilità eccessive, con un’iper-sensibilità alle critiche e al confronto.
Le persone con questo disturbo hanno una bassa autostima e reagiscono con aggressività e rabbia alle critiche e alle frustrazioni. Quando le loro idee grandiose di sé non vengono soddisfatte dalla realtà, possono sperimentare ansia e depressione.
Questo disturbo colpisce circa l’1% della popolazione, con una predominanza nel genere maschile.
Quali sono le cause del Disturbo narcisistico di personalità?
La causa esatta del disturbo narcisistico di personalità non è ancora ben definita, ma si ipotizza che sia il risultato di un’interazione complessa tra variabili genetiche, biologiche e psicosociali.
Gli studi sull’ereditarietà dei disturbi di personalità in generale suggeriscono un tasso ereditario superiore al 60%.
Le ricerche nel campo del neuroimaging forniscono dati preliminari sui correlati neurali dell’empatia disfunzionale, una caratteristica dei pazienti con disturbo narcisistico di personalità.
Si ipotizza che gli stili genitoriali possano contribuire allo sviluppo del disturbo, con diverse caratteristiche del disturbo che potrebbero avere diverse cause psicosociali. Tuttavia, al momento mancano prove empiriche consistenti per supportare queste ipotesi.
Alcuni modelli sviluppati all’interno delle teorie psicodinamiche, dell’attaccamento e dell’apprendimento sociale mettono in relazione il disturbo narcisistico di personalità con esperienze critiche nello sviluppo del sé durante l’infanzia. Si ipotizza che l’eccessivo coinvolgimento dei genitori, l’iperprotettività e la sopravvalutazione del bambino possano contribuire allo sviluppo del disturbo, spesso associati a esperienze di frustrazione, freddezza, aggressività e rifiuto da parte dei genitori.
Alcuni studi suggeriscono un’associazione tra il disturbo narcisistico di personalità e l’abuso e la trascuratezza infantile. Altre ricerche supportano l’associazione del disturbo con l’abuso emotivo, in particolare con i tratti narcisistici “covert”.
Il Disturbo Narcisistico di Personalità può essere accompagnato da depressione, ansia sociale, abuso di sostanze e altri disturbi della personalità, come il disturbo borderline, complicando sia la diagnosi che il trattamento.
La presenza di queste comorbidità è associata a una maggiore compromissione del funzionamento e a un rischio elevato di suicidio rispetto ai pazienti che presentano solo il disturbo narcisistico di personalità.
Inoltre, i pazienti con forme gravi del disturbo hanno maggiori probabilità di avere più disturbi della personalità in comorbidità.
Tra tutte le possibili comorbidità, quella con il disturbo di personalità antisociale ha l’effetto più negativo sulla prognosi.
Terapia per il disturbo Narcisistico di personalità
A causa delle caratteristiche fondamentali del disturbo, i pazienti affetti da narcisismo maligno possono talvolta incontrare difficoltà nell’accesso alle cure.
Spesso, questi pazienti si rivolgono alla clinica in cerca di trattamenti per i disturbi che si manifestano in comorbidità.
Le persone affette dal Disturbo Narcisistico di Personalità tendono ad accedere più facilmente a percorsi di psicoterapia a causa dei sintomi che presentano, come stati depressivi profondi o problematiche comportamentali evidenti. Tuttavia, i pazienti possono trovare difficile riconoscere la propria vulnerabilità, rendendo complicata la costruzione di un’alleanza terapeutica solida.
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Dott. Daniele Terriaca - Studio Roma Eur
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Mi occupo di disturbi di ansia (fobie, attacchi di panico, ansia generalizzata), di sessualità e di omosessualità, di disturbi alimentari, di depressione, di difficoltà legate alla sfera affettiva (familiare e/o di coppia).
All’interno del mio modello di lavoro utilizzo tecniche di respirazione, rilassamento, sessuologiche e EMDR.