DISTURBI D’ANSIA
Inoltre la paura va spesso di pari passo con il desiderio. Se è vero dunque che nell’ansia c’è paura è anche vero che spesso (anche se non sempre!!) c’è anche desiderio: per tornare all’esempio precedente lo studente che è ansioso per l’esame, ha paura di essere bocciato ma ha anche desiderio di passarlo con un bel voto!
Attacchi di Panico
Quello che comunemente viene chiamato attacco di panico è una particolare forma di ansia in cui la persona vive per qualche minuto uno stato di agitazione molto intenso, e una serie di manifestazioni corporee bene definite tra le quali: sudorazione, tremori, tachicardia, derealizzazione (senso di irrealtà), respiro corto o sensazione di non poter più respirare o parlare, dolore o fastidio al petto, nausea o disturbi addominali, sensazione di sbandamento, instabilità, paura di soffocare o di morire, testa leggera, svenimento, paura di perdere il controllo o di impazzire, formicolio
agli arti, brividi, vampate di calore, vertigini.
Una volta che si è presentato un attacco di panico è naturale che si presenti anche la paura che l’attacco si ripresenti, dando così inizio a quello che viene chiamato Disturbo da Attacchi di Panico o DAP.
In effetti i sintomi dell’attacco di panico sono tutti riconducibili a manifestazioni corporee relative all’ansia, vissuta in maniera molto forte e del tutto incontrollabile.
Il fenomeno dell’attacco di panico può essere letto in questo modo: le singole paure della persona si scindono dall’oggetto (per esempio se ho paura di parlare con il mio capo ufficio sento solo la paura e non riesco a visualizzare di cosa ho paura) e si sommano tutte insieme. Per questo l’attacco di panico viene vissuto in modo così intenso e doloroso: sono tante paure messe tutte insieme!
LA MIA ESPERIENZA
In genere un buon punto di partenza per aiutare le persone con ansia, è quello di insegnare loro la respirazione diaframmatica o profonda: questo modo di respirare può fornire uno strumento iniziale di contenimento e gestione di momenti che sono particolarmente ansiogeni per la persona e può facilitare il lavoro psicoterapeutico.
IL MIO LAVORO
Per aiutare persone che soffrono di ansia è molto importante prendere in considerazione le fonti di ansia e quindi prima di tutto associare l’emozione ansia con il pensiero e l’oggetto esterno(il pericolo). Tutti noi abbiamo delle paure ma ognuno di noi può essere spaventato da pericoli differenti. Cosa ci spaventa dice quindi qualcosa di noi e del nostro carattere e questo vuol dire che le nostre paure parlano di noi, della nostra vita e del nostro copione di vita e familiare.
Analizzare le nostre paure significa conoscersi e scoprire i nostri limiti e le nostre fragilità. Ma saranno proprio queste scoperte che porteranno la persona a trovare le proprie risorse e le capacità per gestire le difficoltà della vita attraverso il percorso psicoterapeutico.