La paura è un’emozione.
Insieme alla rabbia, alla tristezza, alla gioia e al disgusto costituisce una delle emozioni principali degli esseri umani e di gran parte degli esseri viventi, ed è presente nel bambino fin dalla nascita.
Perché abbiamo paura?
La paura, alla quale spesso è associato un significato negativo, è in realtà collegata all’istinto primordiale di sopravvivenza dell’individuo nei confronti dei pericoli.
Come tutte le emozioni, anche la paura si attiva in risposta ad uno stimolo, in questo caso ad uno stimolo ritenuto pericoloso o potenzialmente tale che rappresenta una minaccia per l’individuo e, così come il dolore fisico, ha la funzione positiva di segnalare uno stato d’allarme volto a preparare mente e corpo ad un attacco o alla fuga
La paura ha quindi la funzione importantissima di proteggerci dai pericoli.
I diversi volti della paura
Dal punto di vista psicofisico, si manifesta in diversi modi: sudorazione di diverse parti del corpo, tachicardia, dolori addominali, tensioni muscolari, dilatazione pupillare. Questi sono solo alcuni esempi di come il corpo manifesta quella che noi chiamiamo paura.
Dal punto di vista biologico ed evolutivo, ci possono essere differenti manifestazioni comportamentali: fuga, attacco, paralisi. Tutte sono volte in genere alla protezione della sopravvivenza dell’individuo o della specie. E’ facile osservare, ad esempio, animali che paralizzano il proprio corpo davanti ad un feroce predatore che attende uno scatto da parte della preda per sferrare l’attacco.
Quando la paura è patologica: come intervenire
Quando la risposta emotiva alla paura è inappropriata, ovvero quando non è realmente presente una minaccia e/o si reagisce con intensità eccessiva, può diventare complesso capire cosa ci sta realmente dicendo il nostro corpo.
E’ il caso di diverse manifestazioni che noi psicologi chiamiamo sintomatologiche quali per esempio l’attacco di panico, o la fobia, o l’ansia generalizzata. Queste sono tutte manifestazioni che originano dall’emozione paura.
Il lavoro psicoterapeutico in questi casi consiste nel ritrovare il reale oggetto delle nostre paure per poterci meglio proteggere dai pericoli. Alle volte infatti capita che, sotto forma di fobia o di attacco di panico noi sentiamo la paura ma non siamo consapevoli di quale sia il reale pericolo che ci sta spaventando.
Questo avviene quando crediamo di non poterci proteggere, o quando i pericoli si sommano negli anni o quando pensiamo che scoprire i reali pericoli sia più spaventoso del sintomo stesso. Ma in realtà non è così.
Conferire ogni paura al suo pericolo e imparare a gestire le proprie paure per poterci proteggere quando ci muoviamo nel Mondo credo siano aspetti molto importanti di un buon percorso di psicoterapia.
Mi occupo di disturbi di ansia (fobie, attacchi di panico, ansia generalizzata), di sessualità e di omosessualità, di disturbi alimentari, di depressione, di difficoltà legate alla sfera affettiva (familiare e/o di coppia).
All’interno del mio modello di lavoro utilizzo tecniche di respirazione, rilassamento, sessuologiche e EMDR.