L’ansia generalizzata è caratterizzata da un costante e persistente stato di preoccupazione per numerose situazioni, apparentemente anche molto diverse fra loro.
Il disturbo d’ansia generalizzato può manifestarsi in qualsiasi momento della vita, spesso in corrispondenza di periodi difficili o stressanti e colpisce in particolar modo le donne. I sintomi fisici correlati a questo disturbo comprendono tensione motoria, irrequietezza, irritabilità, difficoltà di concentrazione, sonno disturbato e vuoti di memoria. Molte persone che soffrono del disturbo riferiscono anche sintomi somatici come brividi di freddo, eccessiva sudorazione, nodo alla gola, nausea, diarrea e difficoltà nella deglutizione.
Spesso, chi soffre del disturbo d’ansia generalizzato può trascorrere metà del tempo a preoccuparsi di eventi che non si verificano e molte di queste preoccupazioni riguardano situazioni ed eventi di tutti i giorni come le relazioni sociali, lo studio, il denaro, situazioni finanziarie, familiari ma anche malattie. Sono preoccupazioni che interessano per lo più eventi molto lontani nel tempo, alcune di queste addirittura improbabili e l’ansia che ne scaturisce non è quell’ansia naturale che funziona come stimolo per reagire alle difficoltà della vita.
Il continuo rimuginare sulle preoccupazioni dà luogo ad un circolo vizioso che aggrava i sintomi del disturbo con conseguenze sulla vita quotidiana, sullo stato d’animo e l’umore della persona che ne soffre
I criteri per diagnosticare il disturbo d’ansia generalizzato proposti dall’ American Psychiatric Associations possono essere così riassunti:
- La persona non riesce a controllare la preoccupazione
- Ansia e preoccupazione si manifestano per la maggior dei giorni, in un arco di tempo di almeno sei mesi
- I sintomi associati alle preoccupazioni sono almeno tre tra irrequietezza, affaticabilità, difficoltà di concentrazione, problemi di insonnia, vuoti di memoria e tensione muscolare
- La qualità di vita della persona è peggiorata a causa di ansia e preoccupazioni
- La causa del disturbo non può essere associato ad altre condizioni mediche di natura psichiatrica.
Data la natura cronica del disturbo, le persone che ne soffrono tendono a considerare questo stato ansioso più come una caratteristica della loro personalità che come un vero e proprio disturbo.
Nonostante l’ansia sia un’emozione del tutto naturale che ha come scopo quello di permetterci di affrontare determinate situazioni facendo appello alle nostre risorse fisiche e mentali, un eccesso di quest’emozione impedisce di pensare lucidamente e risolvere i problemi. Le normali preoccupazioni a causa del disturbo d’ansia generalizzata diventano più numerose, invasive, intense e frequenti, si succedono in modo rapido, sono difficili da controllare.
A volte può essere difficile gestire l’ansia quando questa diviene eccessiva, incontrollabile in quanto interferisce negativamente sull’equilibrio psicofisico della persona.
Le cause del disturbo d’ansia generalizzato non sono del tutto note, ma secondo alcuni studi ci sono fattori di rischio che ne favorirebbero l’insorgenza. Tra questi troviamo alcune caratteristiche della personalità (sensibilità, emotività, senso di insicurezza), stili di pensiero o stress associati ad eventi che comportano cambiamenti nella propria vita (lutto, licenziamento, fine di una relazione).
Per impedire che le preoccupazioni che costituiscono il disturbo d’ansia generalizzato interferiscano con il normale svolgimento della vita quotidiana e compromettano le relazioni sociali, lavorative e familiari si può ricorrere a trattamenti riconosciuti come i più efficaci, tra cui la psicoterapia che utilizza tecniche di rilassamento per interrompere il processo che autoalimenta l’ansia e per contribuire ad abbassare lo stato di tensione.
La psicoterapia si propone di rileggere le convinzioni e le aspettative della persona rendendola consapevole circa i pensieri controproducenti che vengono continuamente generati. Grazie ad un percorso di psicoterapia si scioglie il legame tra le situazioni critiche e la reazione ansiosa della persona.
Se da una parte la psicoterapia aiuta la persona a gestire l’ansia attraverso una maggiore consapevolezza delle proprie tensioni corporee e un contenimento di queste tensioni con l’uso delle tecniche di rilassamento, dall’altra individua l’origine dell’ansia attraverso una lettura degli eventi di vita della persona e della sua storia familiare.
In genere infatti, la persona che soffre di ansia generalizzata può aver vissuto in passato genitori molto controllanti o ansiosi, lutti improvvisi o traumi più o meno intensi che hanno contribuito all’insorgenza dell’ansia e al mantenimento di questa nel tempo.
Un modo che si è rivelato molto efficace è quello di andare a desensibilizzare alcuni ricordi significativi della propria storia di vita con l’uso di una tecnica specifica che si chiama EMDR.
Grazie a questa tecnica la persona imparerà ad elaborare il ricordo, in modo che questo non avrà più influenza nella vita presente, e gli eventi di vita stressanti saranno così gestiti con un ansia funzionale all’evento stesso e non più eccessiva.
Mi occupo di disturbi di ansia (fobie, attacchi di panico, ansia generalizzata), di sessualità e di omosessualità, di disturbi alimentari, di depressione, di difficoltà legate alla sfera affettiva (familiare e/o di coppia).
All’interno del mio modello di lavoro utilizzo tecniche di respirazione, rilassamento, sessuologiche e EMDR.