Nella vita di ciascuno di noi non sono rari i momenti di sconforto, spesso in seguito a periodi ed eventi sfortunati come un brutto voto, la rottura con il partner o un insuccesso. Quando ci troviamo in queste situazioni, mente e corpo reagiscono creando una risposta agli eventi spiacevoli conosciuta come tristezza.
La tristezza occasionale è quindi un’esperienza comune e naturale per la quale non c’è bisogno di preoccuparsi, perchè ha la funzione di segnalarci cosa ci manca e di aiutarci ad elaborare la perdita o l’evento che ha scatenato la tristezza. Quando il sentimento perdura e diviene tale da interferire significativamente e in modo prolungato nella vita affettiva e lavorativa allora si può sconfinare nella depressione.
La depressione è un disturbo dell’umore molto diffuso, di cui soffrono circa 15 persone su 100 e colpisce più frequentemente tra i 25 e 44 anni di età, in misura maggiore le donne. A differenza della tristezza, che rappresenta un calo di umore passeggero, la depressione è uno stato d’animo prolungato nel tempo e che si presenta con diversi segnali. Per poter parlare di depressione, infatti, devono presentarsi almeno cinque sintomi:
- Umore depresso per la maggior parte del tempo e quasi ogni giorno
- Mancato interesse e piacere per tutte, o quasi, le attività
- Significativa perdita di peso o aumento di peso, perdita o aumento di appetito
- Insonnia o ipersonnia
- Agitazione o rallentamento psicomotorio
- Mancanza di energia
- Calo dell’autostima, presenza di sensi si colpa
- Diminuzione della concentrazione o attenzione
- Difficoltà nel prendere decisioni
- Pensieri di morte e di suicidio
Caratteristica comune di questi sintomi è la presenza costante, tutti i giorni per tutto il giorno e per almeno 15 giorni.
Il disturbo depressivo incide compromettendo il lavoro, lo studio, le relazioni sociali e affettive e procurando una perdita d’interesse per tutti questi aspetti della quotidianità.
La compromissione delle prestazioni intellettuali e l’incapacità di godersi la vita portano, chi è affetto da depressione, al disprezzo di sé e alla convinzione della propria inadeguatezza, con un continuo rimuginare sui propri errori e sulle proprie colpe. Per chi soffre di depressione il futuro è privo di prospettive e speranze.
Cause e cura della depressione
Sebbene le cause del disturbo non siano sufficientemente chiare, alcune ricerche hanno evidenziato come la depressione possa scaturire sia da un fattore biologico o predisposizione genetica, sia da un fattore psicologico (alcuni eventi di vita particolarmente dolorosi o traumatici possono portare ad una maggiore vulnerabilità alla depressione).
Per quanto riguarda la terapia per le persone depresse, bisogna sempre tenere presente che se ci sono delle difficoltà di tipo biologico o genetico, può essere utile affiancare ad un percorso di psicoterapia, anche un trattamento di tipo farmacologico.
In ogni caso la psicoterapia può rivelarsi molto utile perchè può fornire sostegno e aiutare le persona ad elaborare i vissuti dolorosi. Inoltre la psicoterapia può guidare la persona verso un comportamento che la aiuti a scoprire le proprie risorse e la fiducia in se stessa. Il percorso psicoterapeutico avrà quindi l’obiettivo di “trasformare” i sensi di colpa della persona che si sente depressa in responsabilità e capacità di operare nella propria vita in modo che possa scoprire un nuovo senso di appartenenza e di soddisfazione. Rivolgersi ad uno Psicoterapeuta è sicuramente il primo passo per poter cambiare in modo significativo e migliorativo la propria vita.
Mi occupo di disturbi di ansia (fobie, attacchi di panico, ansia generalizzata), di sessualità e di omosessualità, di disturbi alimentari, di depressione, di difficoltà legate alla sfera affettiva (familiare e/o di coppia).
All’interno del mio modello di lavoro utilizzo tecniche di respirazione, rilassamento, sessuologiche e EMDR.