La gelosia può essere un sentimento molto intenso e pervasivo, e forse per questo ha spesso ispirato tragedie, poemi in cui i personaggi gelosi compiono disperati atti di follia e alle volte questo succede anche nella realtà di tutti i giorni.
Ma cos’è la gelosia?
“Parlo della gelosia che svuota le vene all’idea che l’essere amato penetri un corpo altrui, la gelosia che piega le gambe, toglie il sonno, distrugge il fegato, arrovella i pensieri, la gelosia che avvelena l’intelligenza con interrogativi sospetti, paure, e mortifica la dignità con indagini, lamenti, tranelli facendoti sentire derubato” (Oriana Fallaci)
La gelosia è essenzialmente il disagio che si prova all’idea di perdere l’affetto e le attenzioni di una persona molto cara, che si tratti di un amico o di un partner. Lo psicologo e psicanalista britannico John Bowlby la descrive come una risposta emotiva in relazione al pericolo di perdita e sottrazione del partner alla quale si accompagnano reazioni di rabbia, aggressività e angoscia.
Il primo contatto con la gelosia
In realtà la gelosia viene sperimentata dall’uomo molto presto: è il caso del bambino che si sente escluso dalle attenzioni dei genitori, magari in occasione dell’arrivo di un fratellino o di una sorellina e che, per questo, si comporta in modo tale da riconquistarne l’affetto.
Spesso in questa fase della vita, se il bambino non viene compreso ma punito percepisce il proprio disagio come la conseguenza del comportamento dei genitori e non come uno stato interno di “malessere”(la gelosia).Ciò può portare ad azioni aggressive con la pretesa di ricevere un avvicinamento da parte dei genitori. Questo modello comportamentale può essere attuato anche in età adulta, quando la persona non distingue il suo stato interno di disagio ma incolpa il partner.
Quando la gelosia è sana e quando è patologica
La gelosia si manifesta con gradi differenti d’intensità che molto spesso dipendono dal tipo di relazione che intercorre tra i due partner: più la relazione è vissuta come determinante per la propria sicurezza, tanto più intenso potrà essere questo sentimento.
Proprio in merito a questa differenziazione è bene distinguere tra quella che viene considerata una “sana gelosia” dalla gelosia patologica: quando la minaccia di perdere la nostra relazione affettiva è reale, allora si può parlare di gelosia sana. La gelosia patologica, invece, si caratterizza per la continua ricerca di prove a dimostrazione di un tradimento che però non trova riscontro nella realtà.
I gelosi patologici non riescono a vivere il rapporto ma ne subiscono ogni momento, non sono mai sereni e passano la maggior parte del loro tempo a controllare il partner e quando ciò non è possibile, sono sopraffatti e tormentati dall’angoscia.
Identikit del geloso patologico
Chi è affetto da gelosia patologica, solitamente, attua diversi tipi di comportamento:
– E’ perseguitato da un’irrazionale paura di essere abbandonato dal partner;
– Sorveglia in maniera ossessiva il partner sottoponendolo anche a controlli, trappole fino ad imporgli vere e proprie limitazioni se non, addirittura, punizioni.
Questo tipo di gelosia, puramente irrazionale, origina da sospetti che nella realtà non hanno alcun fondamento e lo stato di angoscia prende forma nella mente del geloso patologico che distorce ed interpreta erroneamente degli eventi fino a sfociare in veri e propri deliri di gelosia, spesso punto di partenza dei ben noti delitti passionali.
Non è sbagliato pensare che alla base della gelosia vi sia un’insicurezza personale ed emozionale, forse causata da esperienze dolorose e abbandoni.
L’insicurezza porta alla ricerca ossessiva di controllo e possesso del partner, a vedere una minaccia al rapporto in tutto ciò che non riguarda il geloso: il lavoro del partner, il suo tempo libero, gli amici o lo sport sono possibili spazi minatori.
Ed è proprio quando gli spazi intorno al partner vengono soffocati che la relazione muore.
E’ possibile guarire dalla gelosia patologica?
Guarire dalla gelosia patologica è possibile con l’aiuto di una consulenza individuale o di coppia. Il ricorso ad uno Psicologo è particolarmente utile quando i pensieri ossessivi diventano fonte d’ansia. Attraverso la psicoterapia è possibile, anzitutto, comprendere l’origine dalla gelosia per imparare a riconoscere e correggere le distorsioni in modo da potersi relazionare con il partner per un rapporto di coppia che sia fonte di benessere, per entrambi.
Un lavoro molto importante, e che può essere svolto con l’aiuto di uno Psicologo Psicoterapeuta, è la riscoperta di momenti o spazi di coppia dedicati al piacere e alla soddisfazione dei propri bisogni: più i componenti della coppia si sentono soddisfatti e appagati e meno si avrà la necessità di controllarsi a vicenda quando non si sta insieme. La gelosia può essere contenuta grazie alla fiducia nell’altro e quest’ultima si costruisce grazie a dei momenti di coppia appaganti e una comunicazione affettiva chiara e funzionale a lasciarsi andare senza timore di essere giudicati (Intimità).
Mi occupo di disturbi di ansia (fobie, attacchi di panico, ansia generalizzata), di sessualità e di omosessualità, di disturbi alimentari, di depressione, di difficoltà legate alla sfera affettiva (familiare e/o di coppia).
All’interno del mio modello di lavoro utilizzo tecniche di respirazione, rilassamento, sessuologiche e EMDR.