L’invidia può essere definita come quello stato d’animo o quel sentimento di dispiacere e amarezza che si prova per la felicità e il benessere altrui; è il continuo confrontarsi con gli altri e desiderare di possedere ciò che loro hanno.
Questo sentimento caratterizza l’uomo da sempre ed è stato studiato e illustrato da scrittori, filosofi e psicologi.
Si tratta di un’emozione che alle volte ci porta a pensare che l’oggetto del desiderio, se non può essere ottenuto, debba essere distrutto.
Come nasce
L’invidia nasce dal confronto con l’altro e dal pensiero che non possiamo ottenere ciò che l’altro ha.
Il senso di insicurezza, la scarsa fiducia in sé e nelle proprie capacità generano sentimenti spiacevoli e l’invidioso non guarda più alle proprie potenzialità e alla proprie risorse. L’invidioso è costantemente insoddisfatto delle propria condizione e identifica negli altri doti che, secondo lui, non gli appartengono. Questo meccanismo da inizio ad un processo mentale di svalutazione dell’oggetto invidiato per evitare la caduta del proprio valore. Il vissuto di svalutazione si muove quindi tra sé e l’altro.
Invidia Funzionale e Invidia Disfunzionale
Nonostante all’invidia venga assegnata un’accezione negativa, esiste una forma d’invidia che può essere considerata costruttiva. E’ confermato da molte ricerche il fatto che le persone invidiose siano in possesso di un notevole spirito di osservazione e uno spiccato senso critico. Utilizzare queste caratteristiche per dar vita ad un confronto costruttivo anziché distruttivo può spingere la persona a migliorarsi, stimolando una sorta di sana competizione. In quest’ottica l’invidia diventa un motivo in più per mettersi in gioco e per muoversi per ottenere quello che si vuole.
L’invidia è un’emozione composta e le sue componenti sono la rabbia e l’ammirazione: possiamo mostrare all’altro tutta la nostra ammirazione per quello che fa o per quello che ha e questo è un modo costruttivo di utilizzare l’invidia. Inoltre se riconosciamo la componente di rabbia presente nell’invidia possiamo utilizzar anche questa emozione per andare a prenderci quello che ci manca o che pensiamo di non poter avere.
Come comportarsi
Per gestire l’invidia è importante prendere coscienza della funzione di questo sentimento e cercare di comprendere sé stessi, esaminando l’origine dei pensieri negativi che inducono a sentirsi inferiori o impotenti, e focalizzando l’attenzione sulle proprie risorse e possibilità per ottenere risultati e raggiungere gli obiettivi prefissati.
Allo stesso modo, ciò che conta è imparare ad apprezzare quello che si ha attribuendogli il giusto valore per riappropriarsi della propria unicità.
Mi occupo di disturbi di ansia (fobie, attacchi di panico, ansia generalizzata), di sessualità e di omosessualità, di disturbi alimentari, di depressione, di difficoltà legate alla sfera affettiva (familiare e/o di coppia).
All’interno del mio modello di lavoro utilizzo tecniche di respirazione, rilassamento, sessuologiche e EMDR.