Per comprendere appieno il disturbo dipendente di personalità, è cruciale iniziare con la nozione di dipendenza affettiva, descritta come uno stato patologico in cui l’individuo avverte un profondo bisogno di trovare nell’altro supporto, accudimento e vicinanza emotiva. Questi bisogni conducono spesso a comportamenti di sottomissione e a un costante timore della separazione. La paura dell’abbandono e l’ansia associata a sentirsi soli alimentano un controllo continuo sull’altro, anche in assenza di motivi reali di preoccupazione. Quando questa modalità relazionale di dipendenza diventa rigida e pervasiva, si può diagnosticare il disturbo dipendente di personalità.
Manifestazioni del Disturbo Dipendente di Personalità
Gli individui con una struttura di personalità dipendente manifestano una notevole difficoltà nel prendere decisioni quotidiane senza un’eccessiva quantità di consigli e rassicurazioni dagli altri. Solitamente, questi individui assumono un atteggiamento passivo, lasciando agli altri l’iniziativa e la responsabilità per la maggior parte degli aspetti della loro vita. Il timore di perdere supporto o approvazione li porta ad avere difficoltà nel manifestare disaccordo verso gli altri, specialmente nei confronti di coloro di cui dipendono. La mancanza di fiducia in se stessi li porta spesso a presentarsi come incapaci e bisognosi di assistenza continua, evitando di intraprendere compiti o lavori autonomamente. Le critiche o la disapprovazione vengono interpretate come conferme della loro mancanza di valore, facendo diminuire ulteriormente la loro autostima. Per ottenere accudimento e supporto, sono disposti a compiere compiti spiacevoli. Alla fine di una relazione, sia intima che amichevole, tendono a cercare immediatamente un’altra relazione simile che possa soddisfare il bisogno di supporto e accudimento. Quando le aspettative degli altri non corrispondono alle proprie, avvertono un senso di obbligo a conformarsi, anche se internamente provano ribellione e rabbia. Questo conflitto emotivo può mettere in pericolo la relazione, ma la paura dell’abbandono li spinge a ristabilire rapidamente la vicinanza, cercando di soddisfare i desideri del partner.
Cause e Origini del Disturbo Dipendente di Personalità
Alcuni studi condotti sulle interazioni parentali madre/padre-bambino suggeriscono che i comportamenti di dipendenza in età adulta siano correlati a uno stile genitoriale che promuove e mantiene una rappresentazione di sé come vulnerabile e inefficace. I bambini sembrano interiorizzare tali rappresentazioni di sé attraverso esperienze di relazioni genitoriali ambivalenti e inconsistenti nel fornire supporto e accudimento. Questo approccio induce il bambino a adottare strategie per garantire la vicinanza della figura genitoriale, sviluppando dinamiche di dipendenza e una paura costante dell’abbandono.
D’altro canto, altri studi nell’ambito dell’evoluzione sottolineano che le dinamiche dipendenti, pur originandosi nelle relazioni genitoriali, devono essere validate e rafforzate nelle successive interazioni sociali. I bambini che ricorrono a modalità dipendenti per ottenere supporto e vicinanza sembrano essere ricompensati e rafforzati in alcuni contesti, mentre in altri possono essere respinti proprio a causa di tali comportamenti.
Impatto del Disturbo Dipendente di Personalità sulle Relazioni di Coppia
Il partner di un individuo affetto da disturbo dipendente di personalità, trovandosi spesso a soddisfare le aspettative e i desideri del partner, potrebbe sentirsi legittimato a dominare la relazione, godendo dei benefici che ne derivano e concentrando l’attenzione su di sé, sui propri interessi e obiettivi.
Questa dinamica perpetua e favorisce il comportamento di sottomissione e accondiscendenza, almeno fino a quando il dipendente non percepisce un senso di costrizione eccessiva. Il timore, o addirittura il terrore, dell’abbandono porta a una repressione della rabbia verso il partner e a una svalutazione di sé come individuo bisognoso di accudimento, spesso idealizzando il partner come una figura premurosa. Da qui, si ripete il ciclo di dipendenza.
Obiettivi e Approcci Terapeutici per Affrontare il Disturbo Dipendente di Personalità
Tutti i disturbi della personalità, compresi il disturbo narcisistico, il disturbo borderline e il disturbo paranoide di personalità, presentano difficoltà nella sfera delle relazioni interpersonali e nell’identità personale. Anche nel disturbo dipendente è essenziale lavorare sul miglioramento del funzionamento interpersonale e sul rafforzamento dell’immagine di sé.
Ecco gli obiettivi chiave di una terapia efficace per il disturbo dipendente di personalità:
- Ricerca dei propri scopi di vita verso l’autonomia: La terapia dovrebbe incoraggiare il paziente a esplorare e identificare i propri obiettivi di vita e a sviluppare un senso di autonomia nella ricerca di questi obiettivi. Questo processo aiuta a ridurre la dipendenza dagli altri.
- La relazione terapeutica come “laboratorio di cura”: La relazione tra terapeuta e paziente offre un ambiente sicuro e protetto per esplorare i modelli di dipendenza e costruire relazioni più sane e autentiche. Il terapeuta agisce come modello di relazione sana e può aiutare il paziente a comprendere e modificare i suoi schemi relazionali disfunzionali.
- Ristrutturazione del sé autonomo ed efficace: La terapia mira a promuovere una visione più equilibrata e positiva di sé, incoraggiando il paziente a sviluppare un senso di identità basato su risorse interne anziché sulla dipendenza dagli altri per la conferma e l’approvazione. Il terapeuta lavorerà sul potenziamento delle abilità di assertività, sulla fiducia nelle proprie capacità e sulla capacità di prendere decisioni autonome.
Con un focus su questi obiettivi, la terapia del disturbo dipendente di personalità può fornire al paziente gli strumenti necessari per affrontare in modo più efficace le sfide relazionali e sviluppare una maggiore fiducia e indipendenza emotiva.
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Dott. Daniele Terriaca - Studio Roma Eur
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Mi occupo di disturbi di ansia (fobie, attacchi di panico, ansia generalizzata), di sessualità e di omosessualità, di disturbi alimentari, di depressione, di difficoltà legate alla sfera affettiva (familiare e/o di coppia).
All’interno del mio modello di lavoro utilizzo tecniche di respirazione, rilassamento, sessuologiche e EMDR.